venerdì 31 maggio 2013

Mongolfiere di carta

Domenica 2 giugno, alle ore 15 presso l'Oasi del Gusto in via XX Settembre - Imperia, presentazione informale del libro di Pierangela Fierro Trincheri e Natale Giovanni (Natalino) Trincheri:

A bocca aperta e col naso all'in sù

dopo i Vespri della festa ... 

Storia delle mongolfiere di carta dell'imperiese 


Copertina del libro

Nel quale gli autori, dopo un'accurata ricerca sul territorio, raccontano la storia e la tradizione delle mongolfiere di carta che allietavano l'uscita dalla Chiesa dopo i vespri delle più importanti feste dei paesi dell'entroterra Imperiese.
Tradizione presente anche a Soldano dove, al termine della processione della Madonna del Carmine, Pietro Maccario (Pierin) faceva volare i balui da ventu, e che è stata ripresa lo scorso anno proprio grazie agli amici di Dolcedo.

Soldano, 21 luglio 1961, I balui da ventu di Pierin (in basso a destra nella foto)

22 luglio 2012 - Grazie Natale Trincheri e all'Associazione Amici di Bellissimi
a 40 anni dall'ultimo lancio, effettuato nel 1972, ritorna il lancio delle mongolfiere
(balui da ventu) alla Madonna del Carmine.

sabato 18 maggio 2013

Proverbi di primavera

L'idea di questo post mi è venuta leggendo alcuni commenti a uno dei precedenti post sui proverbi dedicati alle stagioni.
L'anomimo commentatore scriveva:
 "Ma siamo sicuri che sia vero??? Io sono molto perplesso sulla verità di questi proverbi..."
Intanto diciamo che i proverbi si sono formati e stratificati nel corso dei secoli, anni in cui si sono susseguite stagioni calde o fredde, umide o siccitose e non dobbiamo quindi stupirci di un proverbio che dice:

Nu gh'è ni magiu è ni magiun che te fase cavà u cutiyún
o la sua variante:
Né magiu né magiun nu state a levà u pelisún
Non c'è maggio, ne fine maggio che faccia togliere i vestiti pesanti

coniato, probabilmente, in una primavera come quella di quest'anno nella quale, nonostante siamo a maggio inoltrato, fà ancora relativamente freddo e piove frequentemente e che sembra in netto contrasto con altri due che ci dicono come invece a marzo e aprile faccia già abbastanza caldo:

A marsu chi nu ha de s-carpe va des-causu, ma chi l'ha nu e lasce in cà
A marzo chi non ha le scarpe può andare scalzo, ma chi le ha non le lasci in casa
e
D'avrì a rouba a s'alansa lì
Ad aprile i vestiti si buttano lì [perché ormai iniziano le belle giornate]

che si presume siano stati eneunciati nel corso di primavere più miti.

Veduta di Soldano in primavera

Alcuni proverbi fanno pensare che, a differenza di quest'anno, in primavera le piogge non fossero abbondanti infatti si diceva:

Se nu ciöve u mese d'avrì loch'è nau u turna a murì
Se non piove il mese di aprile cosa è nato torna a morire
e
Va ciü in'aiga de magiu che u domu de Milan
Vale più un'acqua (una bella pioggia) nel mese di maggio che il duomo di Milano.

Ma se l'acqua (nella giusta quantità) era una benedizione per le coltivazioni, troppa acqua rischiava di compromettere i raccolti, infatti un proverbio dice chiaramente:

Anà d'èrba, anà de mèrda
Annata d'erba, annata cattiva
[perché se c'è molta erba vuol dire è piovuto molto e i raccolti si sono rovinati]

Comunque anche se a maggio non fa proprio caldo possiamo consolarci pensando che nell'ormai prossimo giugno (almeno stando ai proverbi) finalmente le temperature saliranno:

Magiu u l'à acatau a pelicia a sa muyè, e giügnu u se ghe l'à vendüa
Maggio ha comprato la pelliccia a sua moglie, e giugno se l'è venduta
[a giugno infatti fa caldo e non serve più]

In conclusione proverbi si rivelano in maggiore o minor misura di una certa esattezza, anche se non possiamo pretendere che tutti quelli riferiti a una stagione si addicano alla stessa stagione tutti gli anni.

Proverbi tratti dalla sezione Tradizioni del sito Soudan (Soldano)