lunedì 8 ottobre 2012

Come eravamo - Nomi e soprannomi

A Soldano, come in tutti i paesi del circondario, fino al secolo scorso le omonimie erano molto frequenti, ciò era dovuto al fatto che ai figli venivano dati sempre gli stessi nomi che si ripetevano di generazione in generazione (era consuedutine dare ai figli i nomi dei nonni) e anche i cognomi più diffusi erano non più di cinque o sei. Il paese era come una grande famiglia dove le persone venivano indicate solo col nome proprio (comunque molti avevano nome e cognome uguale), così per distinguere in modo inequivocabile una persona da un'altra quasi tutti avevano un soprannome.
Il soprannome poteva essere semplicemente il nome della persona seguito dal nome di uno dei due genitori, così ad esempio abbiamo Bernà de Batì (Bernardo di Battista), Piè de Madalé (Pietro di Maddalena), Duà de Giasì (Edoardo di Giacinto), Genia d'Arturu (Eugenia di Arturo) ecc.. Ma non sempre il soprannome era quello del padre, a volte il soprannome si tramandava a figli, nipoti e pronipoti, cosi ad esempio mio nonno veniva detto Luì de Feripu (Luigi di Filippo) anche se suo padre non si chiamava Filippo ma Giacomo che a sua volta era detto Giacò de Feripu (Giacomo di Filippo) anche se suo padre non si chiamava Filippo e per trovare il capostipite Filippo bisogna risalire ancora nell'albero genealogico.
A volte i soprannomi erano dovuti alle caratteristiche della persona così ad esempio Luigì a Russa (Luigina la Rossa, per via dei capelli rossi), U Rissau / U Rissu (Il Riccio, per via dei capelli ricci),  u Mancinè (il mancino) ecc., al lavoro o alla mansione svolta qualche volta come Vitò u cantunè (Vittorio il cantoniere), u Campanà (Il campanaro), u Magiù (il maggiore), u Fante (il fante), l'Arpin (l'alpino), o del paese di provenienza come Luì de Vrigà (Luigi di Apricale, perché originario di Apricale) ecc.
Ci sono poi soprannomi vari come Aschieri, Canarò, Ciumelin, u Ciun (Ciun è un tipo di chiocciola, Helix aperta born), Dignà, U Dragu (il drago), Fasola, Giogiè (soprannome derivato da Giousè (Giuseppe), che il bambino pronunciava Giogiè da piccolo), Saganeti (nome italianizzato di una località del nord africa dove aveva combattuto da militare), u Spiciu, Tumeta ecc.

Scolaresca di Soldano (1918-1919 circa) con nomi e soprannomi da www.soudan.it

I soprannomi esistevano gia molti secoli fa, eccone alcuni tratti da documenti d'archivio:
1484 - Giovanni Gibelli di Camporosso detto Bosso 
1489 - Giacomo Gibelli di Camporosso detto Barocco 
1493 - Antonio Curto di San Biagio detto Giapon 
1494 - Giacomo Pallanca di Vallebona detto Mera 
1495 - Giovanni Gandolfo di Bordighera detto Limon 
1498 - Giacomo Aprosio di Venimiglia detto Dagnan 
1500 - Bartolomeo Curto di San Biagio detto Pecollo 
1504 - Nicola Lucca di Ventimiglia detto Scalamussa 
1505 - Giovanni Maccario di Ventimiglia detto Pescee 
1508 - Antonio Gandulfo di Camporosso detto Bodian

3 commenti:

  1. Interessantissimo. Anch'io avevo raccolto un po' di soprannomi di Isolabona. Un lavoro quasi completo era stato fatto a Pigna. Io conosco quelli dei miei quattro nonni. Per via paterna sono un "Aglio".

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    1. Veramente non mi ero neanche accorto che ci fosse, anzi ero sicuro che non ci fosse, evidentemente quando ho toccato qualche impostazione l'ho messo senza accorgermene ma ora l'ho tolto (o almeno spero)

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